Di Massimiliano Ricelli – Nella ricorrenza sulla Giornata della Terra, si rammenta l’avvicinarsi dell’estate 2018 e l’elevata preoccupazione, di una stagione estiva come la precedente.
Nel 2017 a causa degli incendi sono andati in “FUMO” circa centoquarantamila (140.000) ettari di bosco, il triplo del 2016 e la siccità ha contribuito ad aggravare il tragico bilancio della perdita dei boschi.
Nel mese di ottobre 2017 si è registrato al Nord un calo del 54% delle precipitazioni rispetto alla media, ma con punte del -98% in Piemonte e del -67% in Lombardia.
Un dramma che ha devastato la nostra Nazione e non solo “Per difendere i Nostri boschi occorre creare le condizioni affinché si contrasti l’inciviltà dell’uomo, valorizzando quelle funzioni di sorveglianza tra Pubbliche Amministrazione, Aziende Private e gli stessi Cittadini con il solo scopo della “salvaguardia del paesaggio agrario e forestale”.
Ricordando che il legno e/o la sterpaglia in genere, ha una temperatura di autoaccensione di oltre 200 °C, si indicano a seguito alcuni dei danni causati dagli incendi, sono:
– Formazione di anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici
– Perdita di biodiversità per danni alla fauna e alla flora con boschi di querce, di faggio, di castagno, di cerro ma anche funghi ed erbe aromatiche;
– Impedite nelle aree a fuoco tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono a settembre decine di migliaia di appassionati;
– Difficoltà per turismo e agriturismo per calo delle presenze nelle aree coinvolte;
– Costo degli interventi per emergenza.
Per abbassare i rischi che causano i danni sopra elencati, a seguito troverete 10 regole per salvare i boschi dagli incendi:
1. Evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boschive, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze;
2. Nelle aree attrezzate controllare la fiamma, evitando di accendere fuochi in giornate di vento;
3. Prima di andare via verificare non solo che il fuoco sia spento, ma anche che le braci siano fredde utilizzando
eventualmente, acqua per esserne sicuri;
4. Non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e verificare che la marmitta dell’automobile non sia a contatto o nelle vicinanze di erba secca perché si potrebbe incendiare, ricordando che la temperatura di un catalizzatore installato sui veicoli arriva a ben oltre 300 °C;
5. Non abbandonare rifiuti o immondizie in particolare nelle zone boschive o in loro prossimità. Evitate la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente;
6. Se si avvista un incendio di grande entità, non prendere iniziative autonome e mantenersi sempre a favore del vento
evitando di farsi accerchiare dalle fiamme;
7. Informare il Corpo forestale (1515) o Vigili del fuoco (115) o Polizia, Carabinieri, Prefettura, Comune (112);
8. Essere precisi sul luogo dove si è sviluppato l’incendio, perché la lotta contro il fuoco è contro il tempo;
9. Un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, collaborare
con il Corpo Forestale e di Pubblica sicurezza nella segnalazione di comportamenti sospetti;
10. Date il vostro contributo a una corretta informazione sulla prevenzione degli incendi: una cittadinanza più attenta e cosciente permette un maggiore controllo del territorio, pertanto si prega di divulgare quanto più possibile, la presente informativa.
Massimiliano Ricelli

Sharing is caring!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *