A cura di Giuseppe Sesto –
Inizia da oggi una nuova rubrica alla quale teniamo in modo particolare. Percorreremo un viaggio nel tempo alla scoperta e riscoperta delle radici antiche dello sport e le sue discipline all’interno di uno spazio culturale.
Per noi, lo ripetiamo spesso, è importante non solo studiare e approfondire la storia e l’evoluzione dello sport, ma sopratutto diffonderla poichè siamo convinti che la conoscenza sia la base su cui si fondano sia la cultura sportiva -che ahi noi stiamo perdendo- che il pilastro stesso della libertà che non può non trovare massima espressione che nella possibilità di comprendere e quindi scegliere in maniera consapevole.
Da Olimpia a oggi ne è passato di tempo e di acqua sotto i ponti e oltre a ciò che gli studiosi hanno approfondito in passato, sono emerse di recente grazie alle nuove tecnologie delle interessanti scoperte di cui tratteremo in questa rubrica approcciando l’argomento non come studiosi quali non siamo, ma come cronisti sportivi e appassionati di storia.
Nella prossima puntata che sarà pubblicata domenica 29 aprile intervisteremo il Dott. ANTONIO BUCCIONI, Presidente Generale della SS Lazio, la prima Società Sportiva d’ Europa fondata nel lontano 9 gennaio 1900, un vero e proprio universo a sè stante, che con le sue oltre sessanta sezioni impegnate in ottanta diverse discipline oltre al calcio, la posiziona a oggi tra le prime dieci società sportive del mondo e quarta d’Europa.
Appassionato conoscitore di sport e di storia, il presidente Buccioni inaugurerà la nostra rubrica raccontando al taccuino di Stefano Lesti, direttore responsabile di Sport12.it , l’evoluzione dello sport italiano da De Coubertin ai giochi virtuali che di recente sono stati ammessi e annoverati tra gli sport olimpici.
Sarà anche un modo simbolico da parte nostra per dare -citando il Vangelo- “a Cesare quel che è di Cesare”, onorando con l’articolo inaugurale della nuova rubrica la SS Lazio, ente morale e benemerita civile oltre che dello sport, la cui storia, sviluppo e evoluzione è una eccellenza tutta italiana che sebbene ancora poco conosciuta, vogliamo far risaltare in quanto esempio virtuoso di cui da italiani, tifoserie e divisioni calcistiche a parte dobbiamo essere tutti noi italiani più che fieri.
Giuseppe Sesto, direttore editoriale Sport12.it