di Giuseppe Sesto 
Un giornale, per propria natura, non dovrebbe essere di parte, ma noi lo siamo: noi siamo dalla parte dello sport e dei suoi valori migliori, valori che in tutte le discipline vengono esaltati da gesta atletiche che ci fanno emozionare, e spesso, anche ci insegnano a vivere e ad affrontare gli ostacoli della vita con la giusta mentalità e filosofia.
Tra queste emozioni, ve ne sono alcune che probabilmente nel calcio come in pochi altri sport, si possono talvolta provare, provocando non soltanto ai tifosi, ma anche ad appassionati sensibili e amanti della grandissima bellezza dello sport, sensazioni che in qualche modo attengono alla sfera del trascendente.
Parliamo oggi della Società Sportiva Lazio, una squadra che bistrattata e sminuita dai mass media più importanti sta superando alla grande tutti i record storici di ben centodiciotto anni di storia e di onorata gloria che Immobile e compagni stanno riscrivendo a suon di goal e prestazioni enormi dal duplice punto di vista sia atletico che umano.
Ben CENTONOVE goal tra campionato e coppe , oltre che un gran bel calcio giocato in campo, stanno fino a oggi tributando ai capitolini meriti e gioie senza precedenti.
Meriti ottenuti in campo e fuori da una società che può dare avvio a un vero e proprio ciclo dove non potentati economici, ma la forza, il coraggio, la grinta e l’orgoglio messi in campo fin dalla metà della stagione scorsa dopo la fatale e benedetta dagli dei del calcio promozione di mister Simone Inzaghi in prima squadra, potrebbero schiudere la Lazio a grandi palcoscenici internazionali già a partire da questa in corso e dalla prossima stagione calcistica che sarà il naturale proseguo dell’attuale.
Una stagione a oggi comunque strepitosa che dal derby in poi, potrebbe da qui a maggio dare ai tifosi biancocelesti emozioni e soddisfazioni estreme che faranno piacere non solo a Roma, ma a tutti gli amanti del calcio romantico che ahi noi non c’è più e tanto ci manca.
Giuseppe Sesto
direttore editoriale
Sport12.it