Di Stefano Lesti – Ultimi aggiornamenti sulla vicenda umana del mio amico, una cosa che potrebbe succedere a chiunque. Oggi dopo un colloquio tra fratelli nella caserma dei Carabinieri di Ostia Lido con un tentativo di mediazione da parte di un maresciallo non andato a buon fine bisognerà che il mio amico si rivolga necessariamente a un legale, pur non possedendo i soldi che gli ci vorranno per vedersi restituiti diritti negati dalla cattiveria altrui, legittimata dalle regole in vigore e non contrastabile dalle normative e dagli strumenti attualmente in dotazione alle povere forze dell’ordine che fino a oggi sono state private sempre più di potere e dignità professionale.
Ora capisco il motivo dello scatenarsi recente in Italia di tanta violenza e maltrattamenti sopratutto in famiglia: le leggi non proteggono i cittadini per bene né prevengono più i reati, ma in qualche maniera addirittura li incentivano indirettamente, ivi compresi con tutta probabilità i femminicidi!
Evidentemente una donna di oggi in questo Paese deve prima morire ammazzata dal pazzo per poi essere compianta dallo Stato piuttosto che essere ascoltata e sopratutto protetta dalle leggi prima che le possano accadere episodi gravi. Diteglielo alla Boldrini e alla D’Urso..
A questo punto trattandosi questo di un caso di violenza privata e di maltrattamenti reiterati in famiglia ho consigliato al mio amico di rivolgersi ai legali di qualche associazione impegnata in tal senso, chiedendo il patrocinio gratuito e con questo il diretto coinvolgimento delle stesse per avere più forza a tutela dei propri diritti civili relativi che in questo Paese non sono più tutelati nè tantomeno garantiti dati gli strumenti legislativi attuali, altamente inadeguati a una qualunque forma di prevenzione da tragedie famigliari e dalla violenza in generale.
Qui signori miei si va in fondo alla vicenda, sia per il mio amico che per tanti altri poveri cristi che non hanno la forza e il coraggio di denunciare, oppure si naufraga del tutto, e questo si rende necessario prima di finire prima o poi con l’inevitabile e conseguente infrangersi contro gli scogli dell’incivilità e dell’imbellità istituzionale.
Si parla a vanvera e sproposito di violenza, di bullismo e quant’altro ma le leggi attuali tutelano più i carnefici che le loro vittime ed è arrivato il momento di finirla e io tutto questo non lo accetto più.
Penso tra l’altro che più di intervistare il mio amico potrei scriverci su un soggetto e una sceneggiatura per raccontare un giorno al mondo intero fino a che punto di degrado generale siamo arrivati, oltre a denunciare il tutto alla mia maniera in modo sobrio e artistico coinvolgendo le associazioni e lo Stato per aiutare e sostenere le vittime di violenza, e così mi ci potrò anche guadagnare se non una medaglia al valore civile, l’onore di partecipare al progresso civico del mio Paese con in aggiunta anche qualche soldarello guadagnato onestamente alla facciaccia brutta dei ladri, dei violenti, dei vigliacchi e dei bulli bastardi che se la prendono sempre con i più deboli che non si possono difendere!
Stefano Lesti
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