Il segretario generale della Fifa alla Gazzetta dello Sport: “Con il Var il calcio è più credibile. Le critiche sono legate a una visione romantica di questo sport. Ci sarà ancora più trasparenza e in futuro verrà adottata anche in Champions”

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Un passato da calciatore di successo legato soprattutto ai suoi trascorsi al Milan, capitano e uomo simbolo per diversi anni della Nazionale croata, adesso vice segretario generale della Fifa: Zvonimir Boban affronta l’argomento Var e lo fa nel corso di un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. “Calcio più credibile con la Var? Credo che su questo non ci siano dubbi, almeno tra la gente che elabora e conosce i numeri offerti in questi due anni di test. La Var, oltre a preservare arbitri e un giusto risultato, offre un messaggio di trasparenza e chiarezza, togliendo ogni retropensiero malizioso”, il pensiero del croato. Boban ha poi aggiunto: “Il calcio è bellissimo sempre, ma di sicuro con la tecnologia si avrà un risultato corretto nel 99% dei casi e non si perderanno in un torneo i migliori arbitri perchè in un secondo hanno preso la decisione errata dopo una gara perfetta. Tornare indietro? Si è giocato senza per più di 100 anni ed è sempre stato fantastico, ma una volta provata la Var è durissima tornare indietro. E poi, perche si dovrebbe?”.

“Critiche al Var legata a una visione romantica del calcio”

Una presa di posizione forte pro Var, nonostante ancora c’è chi continua a criticare l’utilizzo della tecnologia in aiuto agli arbitri. “Capisco le reazioni romantiche di giocatori e allenatori legati alla tradizione. Gli chiederei di essere un po’ più aperti, di pensare meglio, di elaborare e informarsi di più. Il presidente Infantino ha svelato di essere stato scettico all’inizio, ma diede lo stesso pieno sostegno al progetto. Poi ha seguito passo dopo passo l’evoluzione e i risultati concreti dei test gli hanno fatto cambiare opinione. Questo è il giusto approccio”, ha aggiunto Boban.

“La tecnologia non snatura il calcio”

Il segretario generale della Fifa poi aggiunge: “Il calcio non è un gioco fluido, la tecnologia non lo snatura: l’introduzione della VAR non disturba e non influisce. Il tempo giocato nell’ultimo Mondiale era di 57,5 minuti, si perdono gli altri 33′ in tanti modi tra punizioni, falli laterali, rinvii del portiere e angoli. La Var è usata col gioco già fermo. In media la review si usa una volta ogni 3 gare: la Var prende circa l’1 % del tempo a match. Comunque, la tecnologia non sarà mai perfetta: ci sono di mezzo degli uomini con le loro decisioni e interpretazioni, aiutati da un mezzo straordinario”. Boban prosgue: “Il protocollo Var è perfetto e non sarà rivisto. Almeno Ifab e Fifa la pensano così. Il concetto di chiaro errore è valutato dagli arbitri. Ovvio, ci sono errori più chiari di altri, ma questo rientra nella interpretazione che spetta sempre al direttore di gara in campo: ha l’ultima parola”.

“Ci sarà ancora più trasparenza. Var? Arriverà anche in Champions”

Boban annuncia ancora maggiore trasparenza in merito all’utilizzo del Var: “Ora le immagini fondamentali passano mentre il gioco scorre. Cercheremo di migliorare ancora per informare tutti in nome della trasparenza. Avremo pure la scritta che spiegherà perchè si è presa quella decisione. Per la Champions la sperimentazione è più complicata: credo ci sia la volontà di averla anche lì. Devono essere super preparati per una super competizione. Italia apripista sul Var? L’Italia è stata fondamentale e ringraziamo tutti per questo. Penso che il processo di assestamento della VAR stia terminando. La prossima finale Mondiale decisa dal Var? Non mi piacerebbe. E’ sempre meglio usarla il meno possibile, ma averla è necessario”, ha concluso Boban.

fonte foto e notizia :  http://sport.sky.it

 

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