Un racconto del maestro Camilleri: “Il palato assoluto”, breve ma secondo me con un messaggio morale importante.
Come disse tempo fa, in un intervista a Panorama nel lontano 2014, Gualtiero Marchesi, considerato il fondatore della nuova cucina italiana e lo chef più noto al mondo, “.. per fare il salto da bravo a grande cuoco ci vuole il palato assoluto che poi è la stessa cosa dell’orecchio assoluto in musica, ciò che di un sapore, un colore, una consistenza, sa cogliere le sfumature più sottili”.
TRAMA
Ambientato negli anni del boom economico, quando si scoprono i piaceri della buona tavola.
E così Caterino da piccolo scopre, mangiando alla mensa scolastica, dove il cibo non brillava per qualità e freschezza, di essere dotato di una sensibilità delle sue papille gustative unica al mondo.
“…E se c’è qualcosa che non va, un minuscolo frammento di carne non propriamente freschissima, un pisello troppo vecchio, un pezzettino di besciamella non cotto a puntino, un filo di pasta andato a male, il suo palato l’individua immediatamente procurandogli un rigetto istantaneo…”
“ .. un palato assoluto è assai simile ad una condanna a morte..” Ma un eminente medico creerà delle pillole” che egli potrà …se lo vuole, ingerire prima di mangiare”, attenuando la sensibilità del palato.” Dopo tre ore il suo palato tornerà ad essere assoluto”.
Comincia così la sua attività di assaggiatore, scelto anche dalla mafia che vede nella sua dote l’opportunità di incrementare il giro d’affari dei suoi ristoranti.
Tutto questo continuerà in maniera sempre più convulsa, arricchendolo ma costringendolo ad una vita di stress, fino a quando la moglie Annarosa lo metterà di fronte a quella che ormai non è più vita.
Così per amore cambieranno le cose e scoprirete leggendo come.
PERSONAGGIO
Caterino Zappalà, nato nel 1937, figlio unico, un giovane la cui esistenza sarà condizionata dalla sensibilità delle sue papille gustative, rendendolo famoso assaggiatore di fama internazionale, capace di decidere il destino di un ristorante.
Girerà il mondo, sarà richiesto da tutti, facendo della sua vita una corsa continua, piena di rituali, senza lasciare spazio alla vita privata.
Ciò gli provocherà disagi con la moglie Annarosa. E allora fino a che punto una qualità genetica può condizionare il comportamento di un individuo? Fino al punto, come si evince dal racconto, in cui tale dote va ad inficiare la qualità della vita e che pur portando ricchezza mina amore e serenità.
AUTORE
Andrea Camilleri non ha bisogno di presentazioni.
Chiaramente il suo personaggio più famoso è il commissario Montalbano ma nella sua lunga vita di scrittore ci ha regalato romanzi, racconti, testi teatrali che rappresentano e raccontano spaccati di vita del nostro paese, specialmente di quello siciliano, in diverse epoche storiche.
Anche se immagino li conoscete voglio rammentarvi La concessione del telefono, Il re di Girgenti, Un onorevole siciliano, le interpellanze parlamentari di Leonardo Sciascia, Conversazioni con Tiresia, Ora dimmi di te, lettera a Matilda.