Mi è capitato tra le mani questo racconto breve, inserito nel volumetto Vacanze in Giallo, “Il Tavolo”, di Alessandro Robecchi, Sellerio editore.
Un noir che si legge rapidamente non cruento perché come dice lo stesso autore “non tutti i noir hanno bisogno di cadaveri”.
TRAMA
“Carlo Monterossi guardava i biglietti aerei, il passaporto appena rinnovato, le stampate con i piani di viaggio delle agenzie, i depliant pieni di spiagge bianche e mare blu” le vacanze, il viaggio, una fuga… dal lavoro, dalle scemenze televisive che gli toccava scrivere per campare…”.
Inizia così con il sogno di una fuga che si infrange al suono di una telefono, al suono della voce del regista emerito Nico Salinasi, che gli comunica “compito, imbarazzato, quasi piangente” che il consulente finanziario a cui Carlo, di recente e precaria ricchezza, aveva affidato i risparmi di una vita, si era volatilizzato, diventando Carlo Monterossi l’uomo truffato.
E allora il Monterossi, investigatore per caso, prepara il “contropacco”. Con l’aiuto dei suoi fidati amici Oscar, investigatore giornalista, uno di quelli che sa un po’ tutto di tutti, e Katia Sirani, la sua agente complice delle sue recenti fortune, abile al travestimento che” peserà 3 tonnellate al netto della collana etnica”, si muoveranno smascherando un mondo di ricchi borghesi dediti al gioco d’azzardo, di loschi truffatori, di prostitute, in una Milano tra centro e periferia.
E Carlo diventa l’uomo che sorride.
IL PERSONAGGIO
Carlo Monterossi, autore di programmi TV trash popolarissimi con picchi d’ascolto elevati, che ha la capacità di mettersi nei guai, che ha una piccola squadra di amici, da Katrina, la portinaia governante colf confidente di Carlo, Oscar amico giornalista dalla vita misteriosa, e il vicequestore Ghezzi acuto investigatore ma un poco sfortunato.
Un Carlo Monterossi un po’ un alter ego dell’autore, a cui per interposta persona vengono addossate tutte le magagne televisive, come dice l’autore. Lui che si era inventato una trasmissione che per lo share e le leggi degli ascolti era diventata tutt’altro che seppur hanno creato la sua ricchezza hanno anche creato un travaglio interiore visto che l’uomo non è cinico
L’AUTORE
Alessandro Robecchi è stato editorialista de Il manifesto e una delle firme di Cuore. È tra gli autori degli spettacoli di Maurizio Crozza. È stato critico musicale per L’Unità e per Il Mucchio Selvaggio. In radio è stato direttore dei programmi di Radio Popolare, firmando per cinque anni la striscia satirica Piovono pietre (Premio Viareggio per la satira politica 2001). Ha fondato e diretto il mensile gratuito Urban. Attualmente scrive su Il Fatto Quotidiano, Pagina99 e Micromega. Ha scritto due libri: Manu Chao, musica y libertad (Sperling & Kupfer, 2001) tradotto in cinque lingue, e Piovono pietre. Cronache marziane da un paese assurdo (Laterza, 2011)
Giallista per la sua grande passione del genere.
Della serie Monterossi ha scritto:
Questa non è una canzone d’amore
Dove sei stanotte
Di rabbia e di vento
Torto marcio
Follia maggiore
I tempi nuovi
I cerchi nell’acqua
Flora