Di Stefano Lesti – “Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra

Così recita l’introduzione del salmo 121 che si riferisce in sintesi alla disposizione d’animo di chi vocato da Dio benedetto abbia ricevuto la vera fede nella Provvidenza.

Certo, capisco bene che di questi tempi parlare di fede e di Dio possa destabilizzare qualcuno, ma come dico spesso son Ciceruacchio: prendere o lasciare siamo fatti così!

Ci piace fare riflessioni allargate a chi tempo e voglia di farlo non ce l’ha, oppure più semplicemente non vuole perché si illude di capire e di sapere ascoltando le parole false, ipocrite e populiste dei suoi falsi dei, siano essi della politica che della televisione.

Siano i presunti intellettuali, che i profeti del nulla che oggi dominano incontrastati e incontrastabili il mondo condizionando i nostri pensieri, azioni e desideri imbarbarendoci e spogliandoci di speranze ogni giorno in più che passa, ognuno si sceglie i suoi maestri, ma i miei non sono certo gli stessi tuoi, al pari dei miei desideri più reconditi, profondi.

Il mio di desiderio maggiore ad esempio è sempre stato fin da ragazzo che a diciassette anni era entrato in politica per cambiare il mondo -ci ha provato fino alla fine, salvo poi rischiare di cambiare lui stesso ma in peggio– quello di sperimentare per comprendere, di fare esperienze dirette per imparare, e magari di imparare bene, possibilmente meglio e più profondamente di tutti gli altri, per poi condividere la conoscenza che per me è libertà consapevole e perché no, tornare un giorno a studiare per provare poi a insegnare.

Da quando nel tempo ho capito di poter vedere cose che a molti non è dato nemmeno di immaginare e spesso addirittura anticipare i tempi di decenni rispetto a tutti altri, posso razionalmente affermare di essermi in qualche modo incontrato con Gesù Signore nostro prima in maniera intuitiva, forse soltanto percettiva, poi pian piano sempre più materialmente oltre che spiritualmente.

Non per miei reali o presunti meriti, ma perché “al Padre così è piaciuto” per compiere in me un Suo proprio disegno.

Certo, ciò è accaduto lungo una vita giunta a quarantotto anni che è poco, attraverso persone, eventi e esperienze di vita vissuta che un giorno di tanti e tanti anni fa, agli albori del mio cammino chiamiamolo di “illuminazione”, (se ne parla ampiamente in qualche Ciceruacchio precedente), mi portò a considerare che se in un dato periodo della mia strana esistenza non avessi avuto qualche aiuto superiore, sarei stato costretto a contenere fino a stravolgere del tutto la mia natura generosa e altruista, responsabile verso la cosa pubblica e soprattutto verso tutto il creato di cui gli uomini sono custodi, o almeno dovrebbero esserlo: pur di non soffrire più così rinuncio ad amare e risolviamo!

Anche io all’epoca, tra il ’97 e il 2000 alzavo “gli occhi verso i monti” in cerca di sostegno, ma ancora non sapevo che quell’aiuto sperato sarebbe poi giunto per me sul serio. E da quale altezza poi lo capisci da te.

Oggi, diciotto anni dopo, a cose fatte e dopo l’alternarsi di avvenimenti e riflessioni precedenti e posticipate agli stessi posso dire di non essermi illuso, tanto è vero che sono qui a parlare con te di queste cose a beneficio di chi cerca ma anche di chi avesse già concretamente trovato la vera fede ma sta vivendo tempi duri e di forti crisi.

A chi non cerca non ci bado, ripeto: ognuno è libero di scegliersi i propri maestri e va rispettato. Il mio è uno solo, il Cristo Gesù: Faccio bene, faccio male, sarò popolare o impopolare non è questo il punto e sinceramente ben poco mi interessa: l’importante è per me confortare, specialmente quando capita che a essere giù di morale sia io stesso.

Da dove mi verrà l’aiuto?” Semplice, si insomma, sinteticamente parlando dall’aiutare chi sta peggio di te! Infatti è in questa maniera che da anni e anni supero ogni difficoltà, dalla morte alla malattia dei cari, dalle delusioni dovute dalle debolezze che generano tutti i guai di noi uomini e donne di ogni tempo, al degrado morale, civile e generale del mio Paese che amo e per cui soffro ma confidando in Colui che ha fatto cielo e terra, non nei politici e in tutti quei falsi profeti che ogni giorno ci stanno spingendo per i propri esclusivi fini economici e politici gli uni contro gli altri e tutti di fatto contro Dio.

Medita amica mia, medita amico mio su questo grande dono che ti faccio pur rischiando credibilità e di compromettere la mia carriera di comunicatore, di media; meditiamo un po’ tutti quanti e proviamo magari a fermarci per poi inoltrarci su strade diverse, opposte e alternative a quelle che ci ritroviamo oggi di fronte, che sono state messe su a nostro discapito all’unico fine di arricchire pochissimi e ammazzare in un modo o nell’altro chi non si piega ai demoni che mi sembra chiaro stiano governando questo povero mondo.

Un mondo oggi e da un ventennio sempre più in crisi e sconvolto nei valori umani e umanistici, le fondamenta stesse della civiltà uccidendo la vita e il nostro futuro, facendo mercimonio e barzellette della speranza, dell’amore e della fede che fino a oggi ci avevano garantito diritti, doveri e una vita dignitosa, divenuta oggi un ricordo per molti e un miraggio per tutti, soprattutto per i giovani a cui dedico spesso i miei editoriali, compreso questo odierno con cui ci congediamo per qualche tempo prima di ripartire con la nuova stagione dove ci sarà da lavorare molto ma molto. Con questo di editoriale il Ciceruacchio se ne va in vacanza.

Cordialmente, Stefano Lesti
Direttore responsabile SPORT12.IT

ARRIVEDERCI A SETTEMBRE!

Sharing is caring!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *